Benvenuto nella categoria di teoria musicale del mio blog, dedicata a tutti gli appassionati di musica che vogliono capirci un po’ di più. Se sei alle prime armi, questo è l’articolo giusto da cui puoi iniziare il tuo viaggio verso una conoscenza più approfondita della musica. Di fatto, questo è il primo articolo della categoria dedicata alla teoria musicale in generale. In questo articolo ti parlerò di cos’è la musica, e le sue principali notazioni. Buona lettura!
Cos’è la musica e da cosa è formata
La definizione più oggettiva della musica può essere questa:
La musica è il risultato di una combinazione, organizzata secondo regole specifiche, di suoni compresi tra i 16 e i 16.000 Hertz (se non sai cosa sono gli Hertz, leggi questo articolo: Acustica – le basi del suono)
Questi suoni sono determinati da tre fattori: altezza, intensità e timbro. L’altezza determina se un suono è grave o acuto, l’intensità definisce il volume del suono, e il timbro riguarda il profilo distintivo del suono (il timbro del pianoforte è diverso da quello della tromba).
Gli elementi base da prendere in considerazione per organizzare questi suoni sono tre: melodia, ritmo e armonia. La melodia è una successione di suoni di carattere espressivo di immediata comprensione, il ritmo è il coordinamento dei suoni nel tempo, e l’armonia è la sovrapposizione simultanea e affine dei suoni.
L’organizzazione dei fattori e degli elementi della musica determina il suo genere: colta, pop, jazz, rock, eccetera.
Principali notazioni musicali
I suoni vengono indicati graficamente con segni convenzionali chiamati “note“. I nomi delle note (e non le note) sono sette:
Do – Re – Mi – Fa – Sol – La – Si (in ordine).
Le note possono essere scritte su carta utilizzando diverse notazioni. Le principali sono l’intavolatura e il pentagramma. Per scrivere musica utilizzando l’intavolatura, si deve avere una grande conoscenza dello strumento per il quale si sta componendo. Infatti, essa rappresenta graficamente la tastiera di uno specifico strumento, e di conseguenza cambia “forma” a seconda dello strumento scelto (scriverò un articolo a parte riguardo l’intavolatura). Il pentagramma, invece, non cambia mai, e rimane lo stesso per tutti gli strumenti musicali.
Il pentagramma
Questo rigo musicale, chiamato pentagramma, è un insieme di 5 linee e 4 spazi (figura 1).
Ogni linea e ogni spazio contiene una singola e determinata nota, quindi, in totale, può contenere 9 note. Ma le note non sono così poche, per questo si è ricorso ad un metodo per scriverle anche al di sopra e al di sotto del pentagramma. Questo metodo prevede l’utilizzo dei “tagli addizionali” (figura 2), cioè dei tratti di linea posti sopra o sotto il pentagramma.
Il numero dei tagli addizionali dipende dalla nota che si vuole scrivere.
L’argomento del pentagramma lo approfondiremo nel prossimo articolo di questa categoria.