Joaquìn Rodrigo nasce a Sagunto il 22 novembre del 1901 dal proprietario terriero di Almenara, Vicente Rodrigo Peirants, e la sua seconda moglie Juana Vidre Ribelles. Nel 1905, a causa di un’epidemia di difterite a Sagunto, il piccolo Joaquìn perde la vista. Per questo motivo, l’anno successivo inizia la sua educazione in un college per bambini ciechi a Valencia, città nella quale la sua famiglia si era trasferita.
Istruzione
Inizia da subito a mostrare interesse per la letteratura e la musica, così prende lezioni di pianoforte (in seguito anche di violino e composizione) da insegnanti del Conservatorio di Valencia. La sua cultura letteraria, invece, la deve al suo amico, segretario e copista Rafael Ibañez, inizialmente impiegato dalla famiglia per prendersi cura di Joaquìn. Egli gli ha letto svariate opere della letteratura e della filosofia spagnola.
Parigi
Inizia a scrivere le sue prime opere più significative all’inizio degli anni ’20. Nel 1925, con i “Cinco piezas infantiles”, vince un concorso nazionale, ricevendo una menzione d’onore dalla giuria. Nel 1927, Joaquìn Rodrigo si trasferisce a Parigi, l’allora centro culturale per scrittori, pittori e musicisti spagnoli, difatti medesima meta di de Falla, Albéniz e Turina. Lì inizia a studiare con il maestro Paul Dukas all’École Normale de Musique di Parigi. Nella classe di Paul Dukas c’era anche il compositore messicano Manuel Maria Ponce.
Incontri importanti
In quel periodo, Joaquìn fa due importanti incontri: uno con Manuel de Falla (1876 – 1946), con il quale stringe un forte legame di amicizia, e uno con la pianista turca Victoria Kamhi, che sposa nel 1933, data in cui ella rinuncia alla sua carriera professionale per dedicarsi unicamente al marito.
Per motivi economici, nel 1934 Joaquìn Rodrigo si trasferisce a Valencia insieme alla moglie, ma grazie alla borsa di studio Conde de Cartagena che ha ottenuto con l’aiuto di Manuel de Falla, possono tornare a Parigi, cosicché Rodrigo possa continuare i suoi studi. Nel frattempo, la sua produzione compositiva aumenta, e con il poema sinfonico “per la flor del Iliri blau”, vince il Premio Cìrculo de Bellas Artes a Valencia.
La guerra civile spagnola
Nel luglio del 1936 scoppia la guerra civile spagnola. Joaquìn e sua moglie sono però in Germania, a Baden-Baden, grazie al rinnovo della borsa di studio. I tre anni successivi, però, questo rinnovo non ci fu, per questo motivo i due decisero di tenere lezioni di spagnolo e di musica nella loro stanza all’Istituto per ciechi di Friburgo. Nel 1938, durante il viaggio di ritorno a Parigi, avviene un incontro molto significativo con il chitarrista Regino Sainz de la Maza. Il pranzo insieme a lui e il marchese di Bolarque, un grande appassionato di chitarra, fu la scintilla che diede luce, nel giro di un anno, a uno dei più famosi concerti di tutti i tempi: il “Concierto de Aranjuez”.
La guerra civile spagnola contava i suoi ultimi giorni quando i Rodrigo iniziarono a considerare un ritorno permanente in Spagna. Grazie all’offerta di un posto nel dipartimento musicale della Radio Nacional, il primo settembre del 1939 i due poterono tornare in Spagna, contemporaneamente allo scoppio della Seconda guerra mondiale.
Premi e cariche
Nel 1941 nasce l’unica figlia di Joaquìn, Cecilia. Gli anni successivi vince due premi: nel 1942, con il “Concierto Heroico” per pianoforte e orchestra, riceve il Premio Nazionale di Musica; nel 1948, con “Ausencias de Dulcinea”, riceve il Premio Cervantes. Nel frattempo, occupa cariche importanti, come quella di Capo della Sezione Artistica di ONCE (organizzazione nazionale spagnola per i ciechi), di assessore musicale per Radio Nacional, e dal 1947 ai trent’anni successivi, quella di Professore di Musica all’Università Complutense di Madrid, carica precedentemente occupata da Manuel de Falla. Negli anni ’50 occupa altre cariche, tra cui quella di Vicepresidente della Sezione Spagnola della Società Internazionale di Musica Contemporanea. Nel 1954, su richiesta di Andrés Segovia (1893 – 1987), Rodrigo compone la “Fantasia para un Gentilhombre” per chitarra e orchestra.
Onorificenze
Gli anni successivi furono motivo di felicità sia professionale sia personale per Rodrigo, con le molte onorificenze ricevute in Spagna e all’estero, e con la nascita dei nipoti Cecilita e Patricia. In tutto il mondo iniziarono a eseguire numerosi festival e concerti dedicati a lui. Tra i tanti premi e onorificenze che ha ricevuto, nel 1991 il re Juan Carlos I lo eleva alla nobiltà con il titolo “Marchese dei giardini di Aranjuez”, e nel 1996 viene premiato con la più grande distinzione per la Spagna, il Premio Principe delle Asturie.
Il 21 luglio 1997 sua moglie si spegne, e due anni dopo, il 6 luglio 1999, Rodrigo ci lascia, a Madrid, con un grandissimo contributo dato alla musica e soprattutto alla chitarra, dedicandole onore e universalità come strumento da concerto. Ora i due riposano insieme nel pantheon della famiglia nel cimitero di Aranjuez.